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Sermoni

Subject 11 : Il Tabernacolo

[11-2] Nostro Signore Che Soffrì per Noi (Isaia 52:13-53:9)

Nostro Signore Che Soffrì per Noi
(Isaia 52:13-53:9)
“Ecco, il mio servo avrà successo, 
sarà onorato, esaltato e molto innalzato. 
Come molti si stupirono di lui 
- tanto era sfigurato per essere d’uomo il suo aspetto 
e diversa la sua forma da quella dei figli dell’uomo – 
così si meraviglieranno di lui molte genti; 
i re davanti a lui si chiuderanno la bocca, 
poiché vedranno un fatto mai ad essi raccontato 
e comprenderanno ciò che mai avevano udito. 
Chi avrebbe creduto alla nostra rivelazione? 
A chi sarebbe stato manifestato il braccio del Signore? 
E’ cresciuto come un virgulto davanti a lui 
e come una radice in terra arida. 
Non ha apparenza né bellezza 
per attirare i nostri sguardi, 
non splendore per provare in lui diletto. 
Disprezzato e reietto dagli uomini, 
uomo dei dolori che ben conosce il patire, 
come uno davanti al quale ci si copre la faccia, 
era disprezzato e non ne avevamo alcuna stima. 
Eppure egli si è caricato delle nostre sofferenze, 
si è addossato i nostri dolori 
e noi lo giudicavamo castigato, 
percosso da Dio e umiliato. 
Egli è stato trafitto per i nostri delitti, 
schiacciato per le nostre iniquità. 
Il castigo che ci dà salvezza si è abbattuto su di lui; 
per le sue piaghe noi siamo stati guariti. 
Noi tutti eravamo sperduti come un gregge, 
ognuno di noi seguiva la sua strada; 
il Signore fece ricadere su di lui 
l’iniquità di noi tutti. 
Maltrattato, si lasciò umiliare 
e non aprì la sua bocca; 
era come agnello condotto al macello, 
come pecora muta di fronte ai suoi tosatori, 
e non aprì la sua bocca. 
Con oppressione e ingiusta sentenza fu tolto di mezzo; 
chi si affligge per la sua sorte? 
Sì, fu eliminato dalla terra dei viventi, 
per l’iniquità del mio popolo fu percosso a morte. 
Gli si diede sepoltura con gli empi, 
con il ricco fu il suo tumulo, 
sebbene non avesse commesso violenza 
né vi fosse inganno nella sua bocca.”
 
 
Il Vangelo Si Sta Ora Diffondendo in Tutto il Mondo
 
Quest’era si sta di fatto dirigendo verso la fine. Dalla politica all’economia, tutto sta correndo verso la fine. In particolare, il vento della guerra si sta profilando minacciosamente, con le superpotenze che cercano ancora di estendere la loro influenza sul resto del mondo. Più vicino a casa mia, la Corea del Nord ha annunciato recentemente che sta sviluppando armi nucleari, causando un grande subbuglio in tutta la comunità internazionale. In questo tempo di crisi che tormentano il mondo, posso solo sperare che tutti quelli che sono coinvolti in queste dispute riescano a risolvere tutte le loro questioni con saggezza, non in modo stolto, e scendano a patti in modo che tutti possano prosperare insieme.
Noi dobbiamo pregare ogni giorno, in modo che Dio ci dia più tempo per consentirci di diffondere il vangelo sempre più. Non è perché io abbia paura di morire. È perché ci sono ancora paesi dove il vero vangelo non è stato ancora predicato, e ci sono anche paesi dove il vangelo genuino sta ora per sbocciare. Il mio desiderio è di continuare a diffondere il vangelo originale ancora di più, anche se sta germogliando e sbocciando, perché il vangelo ha ancora bisogno di essere predicato di più e più lontano.
Naturalmente, Dio fa cooperare tutte le cose per il bene, ma ciò di cui sono preoccupato è che gli esseri umani possano essere così sciocchi. Ci sono di fatto persone che minacciano la vita degli altri anche se non hanno idea di quando e come essi stessi andranno incontro alla loro morte; alcuni di loro arrivano persino a cercare di massacrare tutti.
Io credo che Dio guidi sicuramente i cuori di tutti i leader del mondo. E credo anche che ci darà la pace.
In quest’era, il popolo d’Israele sta ancora attendendo il Messia promesso. Essi si devono rendere conto che il loro Messia non è altro che Gesù. Essi devono riconoscere Gesù come il Messia che stanno aspettando, e credere in Lui come tale. In un futuro non troppo distante, il vangelo che compiace nostro Signore entrerà in Israele, e anche in altri paesi dove la porta del vangelo non è stata ancora aperta. Di fatto, il vangelo viene diffuso in tutto il mondo così bene che sta fiorendo pienamente in quest’era degli ultimi tempi.
Mi è stato detto che un seminario teologico in Bangladesh ha fatto delle nostre pubblicazioni in inglese una lettura obbligatoria perché i suoi studenti conseguano la laurea. Essendosi imbattuti nel vangelo dell’acqua e dello Spirito per la prima volta, gli studenti in questo seminario ora riceveranno tutti la remissione dei loro peccati, prima che abbiano persino la possibilità di meravigliarsi. 
Allo stesso modo, io spero prima di tutto che tutti i teologi del mondo riceveranno la remissione dei peccati conoscendo e credendo nel vangelo dell’acqua e dello Spirito. E quelli di noi che hanno ricevuto la remissione dei peccati prima di loro devono pregare continuamente perché questo accada. Non solo dobbiamo pregare, ma dobbiamo anche vivere le nostre vite secondo fede.
 
 
Il Messia Venne su Questa Terra circa 700 Anni Dopo la Profezia di Isaia
 
Isaia era un profeta che visse circa 700 anni prima della nascita di Gesù Cristo su questa terra. Anche se di fatto precedette la venuta di Gesù Cristo di 700 anni, poiché sapeva molte cose sul Messia, Isaia profetizzò tutto su come sarebbe venuto il Messia e come avrebbe compiuto la Sua opera di salvezza, come se avesse visto il Messia con i suoi occhi. Da Isaia 52:13 e per tutti i capitoli 53 e 54, Isaia profetizza continuamente, in dettaglio, come il Messia avrebbe salvato l’umanità dal peccato. È semplicemente meraviglioso che egli abbia profetizzato in modo così accurato che Gesù Cristo sarebbe davvero venuto su questa terra, avrebbe preso tutti i peccati con il Suo battesimo, versato il Suo sangue sulla Croce, e in tal modo portato la salvezza a tutti. E dopo che passarono 700 anni da quando fu fatta la profezia di Isaia, Gesù Cristo di fatto venne su questa terra e adempì tutte le Sue opere esattamente come profetizzato da Isaia.
Isaia profetizzò che il Messia sarebbe venuto su questa terra e avrebbe agito con saggezza. Come profetizzato in Isaia 52:13, “Ecco, il mio servo avrà successo, sarà onorato, esaltato e molto innalzato.” Poiché Gesù Cristo venne su questa terra nella carne di uomo e di fatto prese tutti i peccati del mondo su di Sé con il Suo battesimo, Egli poté rinunciare alla Sua vita sulla Croce, e in tal modo essere giudicato per tutti i peccati dell’intera umanità. Proprio come aveva profetizzato Isaia, tutto di fatto fu affrontato in modo giudizioso. Grazie a Gesù Cristo, tutti i peccati dell’umanità sono di fatto scomparsi, affrontati giudiziosamente, e il Suo nome è di fatto stato molto innalzato, esaltato e magnificato, tutto secondo quanto era stato profetizzato prima. Quello che Isaia aveva profetizzato su Cristo di fatto si avverò.
Tuttavia, quando nostro Signore venne su questa terra, il popolo d’Israele non Lo riconobbe in modo appropriato. Anche se nostro Signore venne su questa terra e si caricò veramente i peccati del mondo inclusi quelli degli Israeliti, morì sulla Croce, e resuscitò dai morti, il popolo d’Israele non credette neanche nel battesimo del Messia, né nel Suo sangue. Di fatto, gli Israeliti non riconobbero che questo Messia era già nato nella loro nazione, e che con il Suo battesimo e la Croce ha preso in cura non solo i peccati degli Israeliti, ma anche i peccati dell’intera umanità. Essi non si resero conto che questo Gesù Cristo era di fatto il Figlio di Dio, il vero Messia del popolo d’Israele. Gli Israeliti devono ora rendersi conto in modo appropriato che Gesù è davvero il Messia che essi hanno atteso per tutti questi anni.
 
 

Le Sofferenze di Gesù Avvennero per Far Scomparire i Peccati del Mondo

 
Quando Gesù venne su questa terra, Egli di fatto soffrì un estremo affronto oltre ogni descrizione. Come mostra Isaia 53, il Messia sembrava davvero l’uomo del dolore. Caricandosi tanti nostri peccati, Egli fu enormemente afflitto—tanto che la Bibbia ci dice che nascondemmo persino, per così dire, i nostri volti da Lui. 
Ma pochi riconobbero di fatto Gesù come il Messia. Poiché Era stato tormentato troppo dalla gente della Sua era, molti non riuscirono a riconoscere e a credere in Gesù Cristo il Messia come il Salvatore. Nostro Signore venne di fatto su questa terra in obbedienza alla volontà del Padre per adempiere la Sua opera di salvare l’umanità dai peccati del mondo, e per compiere quest’opera, Egli fu di fatto enormemente oppresso. Non Gli bastò venire a questo mondo da Lui stesso creato nella carne di uomo, che Egli Stesso aveva fatto a Sua immagine, ma Egli fu persino disprezzato, ridicolizzato, colpito, e oppresso, tanto che le Scritture ci dicono che nascondevamo il volto da Lui, perché era troppo da sopportare. Anziché essere riverito come il Messia su questa terra, Egli fu trattato e oppresso come se fosse pazzo, e la Sua umiliazione non poteva neanche essere descritta con le parole. Come noi distogliamo lo sguardo quando vediamo qualcuno profondamente umiliato e imbarazzato, il Messia fu oppresso davanti alle Sue creature, tanto che gli Israeliti in quel tempo nascosero i loro volti da Lui. 
Quando Gesù venne su questa terra, che aspetto aveva? Quando il Messia venne su questa terra, Egli era di fatto come una tenera piantina, come una radice uscita dal terreno arido. No c’era molto da dire, in altre parole, del Suo aspetto esteriore. Di fatto, anche quando confrontiamo nostro Signore a noi stessi, c’era poco di bello o attraente in questo Messia. L’aspetto esteriore di nostro Messia era tale che non c’era davvero niente di cui vantarsi. 
Quando il Messia venne su questa terra, non c’era davvero alcuna bellezza nel Suo aspetto che potessimo desiderare o di cui avere reverenza. Ma nonostante questo aspetto, come nostro Messia, Egli agì con giudizio, ricevette l’imposizione delle mani da Giovanni per prendere tutti i nostri peccati sul Suo corpo secondo il sistema sacrificale, fu crocifisso e versò il Suo sangue, resuscitò dai morti, e in tal modo ci salvò da tutti i nostri peccati. Poiché questo Messia prese tutti i nostri peccati su di Sé facendosi di fatto battezzare da Giovanni, Egli poté essere crocifisso e versare il Suo sangue per noi. 
Come dice Isaia 53:3: “Disprezzato e reietto dagli uomini, uomo dei dolori che ben conosce il patire, come uno davanti al quale ci si copre la faccia, era disprezzato e non ne avevamo alcuna stima.” Poiché il nostro Messia doveva venire su questa terra e far scomparire tutti i peccati del mondo ricevendo l’imposizione delle mani e versando il Suo sangue, Egli dovette di fatto essere soppresso in questo modo dal popolo d’Israele e dai soldati romani.
 
 
L’Oppressione del Messia Fu Profetizzata circa 700 Anni Fa
 
Il fatto che il Messia dovesse di fatto venire su questa terra, essere battezzato da Giovanni, versare il Suo sangue sulla Croce, e resuscitare dai morti era già stato profetizzato dal profeta Isaia circa 700 anni prima della nascita di Cristo. Come il Profeta Isaia aveva profetizzato sulla venuta del Messia, Gesù Cristo venne davvero su questa terra esattamente come profetizzato. Cioè, il Messia Gesù nacque da vergine su una mangiatoia nell’umiltà, si caricò i peccati del mondo con il Suo battesimo ricevuto da Giovanni Battista, andò sulla Croce, dove versò il Suo sangue e morì per la nostra salvezza, e dopo tre giorni resuscitò dai morti.
Proprio come le mani venivano imposte sulla testa dell’offerta sacrificale e il suo sangue era versato il Giorno dell’Espiazione (Levitico 16), quando i peccati di un anno erano in tal modo espiati, Gesù si caricò realmente tutti i nostri peccati con il Suo battesimo ricevuto da Giovanni e versò il Suo sangue e morì sulla Croce, tutto secondo la vera Parola della profezia. Dopo aver sostenuto tutti i peccati del mondo con il Suo battesimo, Gesù di fatto affrontò tre anni di sofferenze durante la Sua vita pubblica. Il motivo per cui Gesù il Messia fu crocifisso è che, con il Suo battesimo da Giovanni Battista, tutti i peccati del mondo furono passati su di Lui, ed è anche per questo che Egli fu in tal modo disprezzato, perseguitato, e oppresso da tutti.
Di fatto, le persone non solo negarono che Gesù era il Messia, ma addirittura alcuni degli Ebrei e dei Romani odiarono e perseguitarono Gesù al di là di ogni descrizione. Egli fu odiato e respinto da loro in modo estremo. 
Gesù di fatto si caricò i peccati dell’umanità tutti in una volta ricevendo il battesimo da Giovanni Battista al fiume Giordano, e poi versò il Suo sangue sulla Croce. Il Messia fu battezzato da Giovanni e versò il Suo sangue sulla Croce per adempiere la volontà di Suo Padre. Egli fu spogliato nudo sulla Croce e fu sputato. Tutte le persone intorno in quel tempo ridicolizzarono Gesù, schernendoLo: “Se sei davvero il Figlio di Dio, allora vieni giù e salvati!”
Quando Gesù iniziò la Sua vita pubblica con il Suo battesimo, Egli di fatto dovette attraversare molte sofferenze portate dall’umanità. Anche se Gesù Cristo si era realmente caricato sulle spalle i peccati del mondo con il Suo battesimo per il bene dell’umanità, le persone di quei giorni, incapaci di capire ciò, odiarono Gesù, che venne come loro Messia, Lo perseguitarono continuamente, Gli arrecarono grandi sofferenze, Lo denunciarono e insultarono. Di fatto, Gesù il Messia fu odiato tanto che le Scritture ci dicono che fu trattato come un verme mentre era su questa terra.
Di fatto, non potete avere idea di quanto i farisei odiassero Gesù. Questi farisei non potevano lasciare solo il Messia, che sembrava minacciare la loro leadership e popolarità. Perciò odiavano il Messia, cercando sempre di trovare difetti in Lui, e non esitavano a lanciare ogni tipo di attacco personale contro di Lui ogni volta che le loro macchinazioni fallivano. Il Messia era soggetto a tutti i tipi di insulti e denunce pieni di odio e malvagità. Isaia in tal modo aveva profetizzato esattamente come sarebbe stato oppresso il Messia. Noi possiamo pertanto confermare, dalle profezie dettagliate del Profeta Isaia fatte oltre 700 anni prima della venuta del Messia, che tipo di trattamento avrebbe ricevuto Gesù in questo mondo.
 
 

La Gente Credette in Gesù Cristo il Messia Che Venne d’Acqua e di Sangue?

 
Tuttavia, nonostante quest’oppressione, Gesù il Messia fece e completò pacatamente le Sue opere. Ora il popolo d’Israele e tutti nel mondo intero devono rendersi conto e credere che questo Messia è Gesù Cristo. Per far scomparire i peccati degli Israeliti e di tutti nel mondo interor, il Messia ricevette di fatto il battesimo nella forma dell’imposizione delle mani, fu di fatto crocifisso, e in tal modo soffrì tutte le Sue oppressioni in modo estremo—e così facendo, ha salvato perfettamente i credenti nei Suoi ministeri da tutti i loro peccati, e ha approvato la fede di questi credenti in quanto integra. Nonostante il fatto che il Messia venne su questo mondo nella Sua forma umile, e nonostante il fatto che Egli fu battezzato, morì sulla Croce, e resuscitò dai morti per far scomparire tutti i peccati di ognuno, quelli che credettero in Lui erano solo un piccolo numero. Per poter vivere, noi dobbiamo credere che Gesù è il nostro vero Salvatore e Messia, che è il Messia non solo per gli Israeliti, ma anche per l’intera umanità.
Anche se Gesù si caricò realmente i nostri peccati con il Suo battesimo e assunse i nostri dolori, le nostre malattie, e le nostre maledizioni, alcuni possono pensare: “Quale peccato commise per andare incontro a tanta oppressione?” Ma Gesù è, di fatto, il Figlio di Dio senza peccato. Sopportando tutti i nostri peccati, il Messia soffrì, al posto nostro, tutte le maledizioni, dolori, e oppressioni de nostri peccati. Attraverso tutte le oppressioni che Gesù aveva affrontato per tutti i Suoi 33 anni di vita su questa terra, Egli ci ha salvati da tutti i nostri peccati.
Dunque, ascoltando la Parola di Dio pronunciata attraverso il Profeta Isaia, la gente del tempo credette in Gesù Cristo il Messia, che venne d’acqua e di Spirito? Chi credette in questo vangelo dell’acqua e dello Spirito che stiamo ora predicando? Anche ora, ci sono molti che non hanno interesse nel vangelo dell’acqua e dello Spirito, anche se affermano di credere in Gesù. 
Qui, nel passaggio principale, il Profeta Isaia sta ora profetizzando che il Figlio di Dio sarebbe venuto su questa terra, avrebbe agito saggiamente, si sarebbe caricato tutti i nostri peccati, sarebbe stato giudicato per essi, e in tal modo ci avrebbe salvato. Ma non molti hanno accettato la verità che Egli adempì. Tuttavia, sono sicuro che da ora in poi, tutte le persone di tutte le nazioni riconosceranno Gesù Cristo come loro Messia e Lo esalteranno. Vi rendete conto ora che Gesù il Messia fu oppresso a causa dei peccati del popolo d’Israele, a causa dei peccati vostri e miei, e a causa dei peccati dell’umanità intera? Il Profeta Isaia, che voleva che voi conosceste e credeste in questo, profetizzò il ministero del Messia in questo modo.
 
 
Il Messia Era Come una Radice in Terra Arida
 
È così che il Profeta Isaia predisse la venuta di Gesù Cristo il Messia, che venendo su questa terra, sarebbe giunto in una forma così penosa. Isaia disse che il Messia sarebbe “cresciuto come un virgulto davanti a lui e come una radice in terra arida.” (Isaia 53:2). Quando Gesù Cristo venne su questa terra nella carne di uomo, non era uno in cui la gente vedrebbe niente di desiderabile. Non era un uomo muscoloso, alto e aitante, come Arnold Schwarzenegger o Sylvester Stallone. Di fatto, era così minuto che se Lo avessimo visto, avremmo provato pena per Lui, compatendoLo e simpatizzando con Lui. Ciononostante, la Sua Parola era come una spada tagliente a doppio taglio.
Gesù il Messia non era solo di aspetto piuttosto misero, ma era anche povero materialmente. Giuseppe, Suo padre di carne, era un semplice falegname. Una famiglia ai cui bisogni provvedeva un falegname, allora come adesso, non era poi agiata, e tutt’altro che doviziosa. Solo con il duro lavoro falegnami potevano a stento tirare avanti.
Né il Messia, giunto su questa terra, frequentò una scuola. E così i farisei cercarono di deriderLo per questo, ma non poterono farlo, poiché ciò avrebbe solo rivelato che Gesù Cristo il Messia era davvero il Figlio di Dio. Gesù non mise mai piede nella Scuola di Gamaliel, la scuola ebraica più rispettabile del tempo, dove uno dei più grandi studiosi della Legge, Gamaliel, aveva insegnato la Legge. In questa scuola, gli studenti potevano imparare dai grandi insegnanti della Legge, istruiti non solo nella conoscenza di questo mondo, ma anche nella Legge stessa. Ma Gesù non fu educato in una simile scuola. Non c’è alcun tipo di riferimento che Egli frequentò una scuola. Tuttavia nonostante ciò, non c’era niente della Legge del Vecchio Testamento che il Messia non conoscesse, e dove il Vecchio Testamento insegnava sul Messia, Egli era ancor più aggiornato e aveva fede più grande di chiunque. Non c’era niente in ciò che Egli diceva che fosse mai illogico o che si staccasse dalla Legge di Dio.
 
 
Perché il Messia Dovette Essere Così Oppresso, Umiliato, e Disprezzato?
 
Per diventare di fatto il vero Messia del popolo d’Israele, e per salvarlo da tutti i suoi peccati e renderlo il popolo di Dio, il nostro Messia venne su questa terra e abbracciò volentieri tutte le Sue sofferenze, insulti, derisioni, e dileggi. La sofferenza e il disprezzo che il Messia passò realmente per amore del popolo d’Israele furono un sacrificio e un’oppressione estremi. L’oppressione che soffrì il Messia per amor nostro fu una sofferenza così grande che noi avremmo nascosto la faccia da Lui. Poiché Gesù era il Messia che ci avrebbe salvati dai nostri peccati e dal giudizio, Egli ci liberò davvero dai nostri peccati essendo oppresso e disprezzato oltre ogni descrizione davanti a tutti i tipi di gente. Gesù fu oppresso così in questo mondo.
Poiché Gesù il Messia fu oppresso e disprezzato in modo così enorme, le persone in quei giorni non poterono sopportare la Sua vista. Noi non dobbiamo mai dimenticare che anche se Gesù venne come vostro e mio Messia, come Messia di tutta l’umanità, per adempiere e completare il ruolo e le opere di questo Messia, Egli fu grandemente oppresso, e così facendo Egli ci ha liberati dai nostri peccati e dalla condanna del peccato. 
Anche quando il Messia fu crocifisso, la gente non cessava di deriderLo: “Perché non scendi da lì? Se sei davvero il Figlio di Dio, allora scendi dalla Croce. Com’è possibile che Tu sia il Figlio di Dio? Se sei davvero questo Figlio di Dio, allora scendi e salva il ladro appeso accanto a Te; meglio, scendi e salva te Stesso!” Essi continuarono con il loro ridicolo: “Oh, sì, perché non trasformi questa pietra in pane? Se sei il Figlio di Dio, dacci la prova! Mostraci la prova in modo che possiamo credere. Se non puoi neanche fare questo, che razza di Messia sei? Come sei patetico!” 
La gente insultava in questo modo il Messia, Lo denunciava, e Lo ridicolizzava senza fine. Essi Lo spogliarono nudo, schiaffeggiarono il Suo volto, e Lo sputavano. Cristo soffrì il più grande dileggio, umiliazione, e insulti, come non si erano mai visti, né mai si vedranno. Egli fu anche condannato alla punizione della crocifissione, una punizione riservata al peggior tipo di criminali in quel tempo. Il nostro Messia fu fustigato dai soldati, le Sue mani e piedi furono inchiodati sulla Croce, e versò tutto il sangue che aveva nel corpo.
Gesù sopportò realmente tutto questo disprezzo, pena e oppressione, in modo che potesse adempiere il Suo ministero come Messia, per amor nostro. Essendo crocifisso, Egli si caricò tutti i nostri peccati, tutte le nostre maledizioni, tutte le nostre malattie, e tutta la nostra punizione per i peccati. Egli prese al posto nostro tutte le oppressioni che voi ed io dovevamo sopportare, e per amor nostro Egli rinunciò persino alla Sua vita. Questo Messia è ora diventato il Salvatore per quelli di noi che credono che Gesù è di fatto il nostro Salvatore. Egli divenne volentieri il nostro Messia. Egli venne su questa terra secondo la volontà di Suo Padre, e caricò i nostri peccati e la punizione per i peccati sulla Croce per amor nostro, e resuscitò dalla morte—tutto per salvarci! 
Fratelli e sorelle, pensate che fu facile per Gesù attraversare tutte queste sofferenze e umiliazione davanti a tutti questi estranei? Se fossimo stati al Suo posto, se fossimo stati noi ad affrontare tutto questo disprezzo, di essere spogliati, insultati, torturati, e crocifissi, non solo davanti alla nostra famiglia o ai mariti o alle mogli, o ai nostri cari, ma davanti ai nostri nemici, saremmo impazziti prima di morire! Cristo fu crocifisso, in modo che tutti potessero vedere la Sua umiliazione, non in qualche angolo nascosto, ma in alto, in modo che tutti potessero puntare il dito e sputarLo.
Sofferenza, dolore, e difficoltà ancora più grandi vennero a Cristo prima della Sua crocifissione. Prima di inchiodare Gesù sulla Croce, la gente si assicurò che Egli passasse per ogni tipo di sofferenza. Egli fu portato davanti alla folla e giudicato in sua presenza, fu sputato, e il Suo volto fu persino schiaffeggiato da un servo del sommo sacerdote. Egli fu sputato! La gente schiaffeggiò il Suo volto, Lo frustò, e Lo lapidò! Gesù il Messia passò per tutta quest’oppressione soltanto per amor nostro!
Le Scritture ci dicono che Egli fu oppresso così per amor nostro, dicendo: “Egli è stato trafitto per i nostri delitti, schiacciato per le nostre iniquità.” (Isaia 53:5). Il Messia passò per queste sofferenze in modo da poter liberare tutti inclusi gli Israeliti dai loro peccati e dalla condanna per i loro peccati. Questo Messia si prese cura dei peccati del mondo e della punizione dei peccati ricevendo il battesimo da Giovanni, e completò il Suo ministero come il Messia essendo oppresso dal Suo stesso popolo, dai soldati romani, e dalla gente di molte altre nazioni. 
Dio profetizzò che il Messia avrebbe salvato da tutti i loro peccati queste stesse persone che Gli si erano opposte—in realtà, da tutti i peccati commessi dall’intera umanità—e proprio com’era stato profetizzato, Gesù Cristo venne davvero su questa terra come Messia, passò per tutta questa oppressione, e salvò voi e me dai nostri peccati e dalla condanna per i nostri peccati versando il Suo prezioso sangue.
Il fatto che noi siamo stati salvati dal peccato e dalla condanna per il peccato credendo nel Messia non avvenne senza che il prezzo del sacrificio fosse pagato. È perché Gesù Cristo venne su questa terra e affrontò tutta questa oppressione che noi abbiamo potuto ora diventare senza peccato, ed è perché questo Messia fu giudicato per tutti i nostri peccati che noi abbiamo potuto, solo credendo con i nostri cuori, ricevere il dono della salvezza e della remissione dei peccati, e diventare i figli di Dio. È grazie al nostro Messia che abbiamo potuto diventare persone così felici.
Noi dobbiamo ringraziare il Messia per averci dato questa felicità e per averci concesso le Sue benedizioni. La salvezza che il Messia ci ha dato ci venne solo attraverso la nostra fede, perché anche se noi non Gli abbiamo dato nessuna offerta nostra, Egli Stesso diede la Sua offerta senza prezzo davanti a Dio Padre. Noi dobbiamo credere che Dio Stesso ci ha di fatto salvati soffrendo tutta questa oppressione, e noi dobbiamo ringraziarLo per questo.
 
 
Ascolta, Israele, Convertiti e Credi in Gesù Cristo
 
Il popolo d’Israele deve pentirsi ora e credere in Gesù il Messia come suo Salvatore. Fino a questo momento, gli Israeliti ancora non riconoscono che il loro Messia è già arrivato. Proprio com’era stato profetizzato dal Profeta Isaia che il Messia, il Servo di Dio, sarebbe venuto su questa terra, e proprio come questa Parola di profezia ci aveva predetto che questo Messia, venendo su questa terra, ci avrebbe salvati tutti caricandosi tutti i peccati dell’umanità con il Suo battesimo ed essendo crocifisso sulla Croce, Gesù Cristo ha di fatto adempiuto tutte le Sue opere di salvezza. Il popolo d’Israele deve ora convertirsi, e conoscere e credere in questa verità. Essi devono ammettere il peccato che il loro popolo commise crocifiggendo Gesù. E devono riconoscere di essere nella loro essenza semplicemente una massa di peccati fin dalla nascita, e credendo in questo Messia ora devono essere salvati da tutti i loro peccati e dalla condanna per il peccato. 
Non c’è adesso nessun altro Messia. Poiché Gesù Cristo venne già come il Messia, non c’è nessun altro Messia. Come potrebbe esserci un altro Messia? Come potrebbe esserci un altro Salvatore? Quando il popolo d’Israele attraverserà difficoltà ancora maggiori in futuro, la loro speranza sarà che una specie di eroe d’azione di Hollywood, come Superman, emergerà e diventerà il loro Messia?
Fin d’ora, gli Israeliti devono riconoscere Gesù Cristo come loro Messia. Essi devono credere che Gesù Cristo è di fatto il loro vero Messia. Il loro Messia era già giunto su questa terra 2.000 anni fa, e per caricarsi i loro peccati e per renderli i veri figli di Abramo, Egli fu battezzato, proprio come loro dovette essere circonciso, e fu crocifisso, tutto ciò in modo che essi ricevessero la circoncisione spirituale. Il Messia divenne il vero Salvatore del popolo d’Israele caricandosi i loro peccati con il Suo battesimo da Giovanni, portando la Croce e versando il Suo sangue per essere oppresso, e resuscitando dai morti.
Gli Israeliti devono pentirsi per credere nel Messia. Essi devono ora credere in Gesù Cristo come loro Messia. Tutto ciò che rimane da adempiere ora è per il popolo d’Israele credere in Gesù Cristo come Salvatore. Essi devono rendersi conto che il Messia profetizzato da Isaia è questo stesso Gesù Cristo. Essi devono rendersi conto e credere che questo profetizzato non è altri che Gesù Stesso. Le profezie del Vecchio Testamento sono state tutte adempiute attraverso Gesù Cristo, ala lettera, in ogni minimo dettaglio. Nel passaggio principale, si dice anche che molte nazioni saranno disseminate.
Isaia 52:14-15 dichiara: “Come molti si stupirono di lui - tanto era sfigurato per essere d’uomo il suo aspetto e diversa la sua forma da quella dei figli dell’uomo - così si meraviglieranno di lui molte genti; i re davanti a lui si chiuderanno la bocca, poiché vedranno un fatto mai ad essi raccontato e comprenderanno ciò che mai avevano udito.” 
Venendo su questa terra, Gesù Cristo affrontò sofferenze che erano molto maggiori di quelle di qualsiasi criminale di questo mondo condannato a morte. Egli sacrificò Se Stesso accettando pena e oppressione maggiori di qualsiasi criminale di questo mondo, tutto per rendere l’intera umanità il Suo popolo. Egli ha salvato il Suo popolo che avrebbe ricevuto la remissione del peccato credendo in Lui. È così che li ha salvati.
La gente ascolterà la notizia meravigliosa della salvezza, che non aveva mai sentito né visto prima. Tutti quelli che ancora non hanno neanche sentito che il Messia era Gesù Cristo lo sentiranno di fatto e vi crederanno alla fine.
 
 

Gesù È il Messia, Che Venne Una Volta e Che Ritornerà

 
Oggi, ci stiamo avvicinando agli ultimi tempi. Sarà un’età di morte e tribolazioni. Quelli che credono nel Messia, tuttavia, non hanno davvero paura della morte. Al contrario, stanno aspettando ancora di più la felicità del Cielo e la loro resurrezione che seguirà la loro morte. Il fatto che l’oscurità sta scendendo sul mondo non significa che anche noi, i giusti, saremo oscurati. Quando questo vangelo sarà definitivamente diffuso dappertutto, il Messia di fatto ritornerà.
Gesù Cristo, nostro Messia, venne su questo mondo come l’Agnello di Dio, come offerta sacrificale, il Suo corpo fu battezzato da Giovanni, e lo offrì sulla Croce. Come una pecora davanti ai suoi tosatori, Gesù il Messia si caricò pacatamente i nostri peccati, affrontò grandi sofferenze subendo il nostro giudizio per i peccati sulla Croce, resuscitò dai morti dopo tre giorni, e in tal modo divenne il perfetto Salvatore per tutti quelli che credono.
Solo pochi sapevano che il Messia era Gesù Cristo in quel tempo. C’erano pochi che sapevano che Gesù Cristo divenne il nostro Messia nascendo silenziosamente in questo mondo circa 2000 anni fa, testimoniando il vangelo del Regno per tre anni dopo il Suo battesimo, morendo sulla Croce, e resuscitando dai morti. I pochi, che cercarono e credettero in Dio, testimoniarono che nostro Signore è il vero Messia che adempì pacatamente tutte le Sue opere. 
Quei servi di Dio diffusero in tutto il mondo la novella che il Messia ci ha salvati dai nostri peccati venendo su questa terra ed essendo oppresso. Dio Stesso, di fatto, sta diffondendo il vangelo dell’acqua e dello Spirito consentendo alle tecniche di stampa di svilupparsi, muovendo la storia del mondo, e rendendo forti e ricche le nazioni che predicano questo vangelo.
“Gesù è il Messia. Gesù è il Messia. Gesù è il Messia! Se credete in Gesù come vostro Messia, sarete salvati. Gesù è il Figlio di Dio. Gesù è il Creatore che fece l’intero universo. Egli è Dio. Egli è il Messia nostro Salvatore.” I servi di Dio continuarono a predicare alla gente che Gesù è il Messia, e anche del Suo battesimo, della Sua morte sulla Croce, e della Sua resurrezione.
Pochi giovani israeliti avevano capito che 2.000 anni fa, un giovane chiamato Gesù venne su questa terra, e che quando compì 30 anni, si caricò i peccati dell’umanità facendosi battezzare da Giovanni. In quel tempo, solo i discepoli di Gesù sapevano che Egli era il Messia, e questa conoscenza era condivisa solo con un pugno di persone che temevano davvero Dio—tutto il resto rimaneva inconsapevole di questa verità. In tutto, c’erano solo circa 500 santi (1 Corinzi 15:6) in questa nazione di Israele che sapevano che il Messia portò i peccati del mondo sulla Croce, che morì su di essa, e che resuscitò dai morti. Tutti gli altri non ne avevano idea.
Il quinto giorno dopo la morte di Gesù Cristo e la Sua resurrezione, lo Spirito Santo scese sui Suoi discepoli. Quando i discepoli di Cristo stavano pregando in una stanza di sopra, lo Spirito Santo scese su di loro, facendoli parlare in lingue e testimoniare che il Messia era Gesù Cristo. Allora, i Suoi discepoli, senza tempere la morte, testimoniarono audacemente: “Gesù è il Messia. Il Messia è il nostro Salvatore. Gesù risorto è il nostro Messia.” Molti pertanto giunsero a credere in quel tempo.
Attraverso Gesù il Messia, Dio ha di fatto salvato voi e me da tutti i nostri peccati e dalla condanna per il peccato. Poiché Egli soffrì una così grande oppressione per salvarci dai nostri peccati e dal giudizio, noi dobbiamo credere assolutamente in Lui; anche quelli che non credono devono tutti pentirsi, convertirsi e credere; e noi dobbiamo tutti diffondere questa verità con fede.
Il popolo d’Israele, di fatto, è ora spaventato in una situazione estremamente tesa. Essi devono pertanto ascoltare questa Parola del Tabernacolo che Dio aveva detto loro. Noi stiamo ora anche entrando negli ultimi tempi. Il vangelo dell’acqua e dello Spirito manifestato nel sistema sacrificale del Tabernacolo sicuramente andrà al popolo d’Israele. Anch’essi giungeranno a credere che Gesù Cristo è davvero il Messia di cui Dio aveva parlato loro.
Dio aveva già parlato al popolo d’Israele sul sistema sacrificale, ed essi vi credettero. Di fatto, essi desiderano ancora fare offerte a Dio secondo questo sistema sacrificale del Tabernacolo. Tra gli Israeliti, ci sono ancora dei fondamentalisti che vivono nel deserto. Ancora adesso, queste persone vivono nel deserto dando offerte in questo modo. Essi, in altre parole, stanno dando il tipo di offerte che un tempo venivano date nel Tabernacolo. Forse essi sono i discendenti di Aronne. Per conservare le tradizioni delle loro famiglie, essi vivono nel deserto invece che nelle città. Anche se sono Israeliti, vivono come una tribù isolata, isolati dalla gente comune. Anche a queste persone, noi dobbiamo di fatto predicare la Parola del Tabernacolo che il Messia è già venuto da noi e ci ha salvati secondo la nostra fede.
Noi dobbiamo ringraziare Gesù per essere venuto su questa terra, per essere stato così oppresso, e per essere stato giudicato al posto nostro, tutto per salvare voi e me, come nostro Salvatore, dai nostri peccati e dalla condanna per i peccati.
 
 
“Forte come la Morte è l’Amore, Tenace come gli Inferi È la Passione”
 
Il fatto che siamo stati salvati da tutti i nostri peccati e dal giudizio per i peccati non fu conseguito per un colpo di fortuna, come se fosse giunto per una consegna accidentale di posta. La nostra salvezza non è come le catene di sant’Antonio che continuano a dirci che dobbiamo spedirle ad altre 20 persone altrimenti saremo condannati. Né la nostra salvezza della remissione dei peccati è come uno di quei tanti volantini che pubblicizzano due pizze al prezzo di una, dove dobbiamo semplicemente chiamare per riempirci lo stomaco finché ne abbiamo voglia. 
La nostra salvezza, di fatto, venne dal fatto che Dio inviò Suo Figlio a noi, che tutti i nostri peccati passarono su di Lui, e che Egli soffrì e fu oppresso per tutti questi nostri peccati. È per questo che voi ed io dobbiamo credere incondizionatamente in Lui e ringraziarLo. Sapendo come venne giù la nostra salvezza, come si potrebbe gettarla via come un paio di scarpe consumate, metterla da parte come un inutile strumento rotto in soffitta, o ignorarla come se appartenesse a qualcun altro?
C’è qualcuno tra voi che, pur frequentando la Chiesa di Dio, non ha ancora ricevuto la remissione dei peccati? C’è qualcuno che realmente non crede ancora nel vangelo dell’acqua e dello Spirito? Se ci sono davvero tali persone, devono tutte pentirsi e credere nel Messia prima che sia troppo tardi. Se vi siete persi, e non siete sicuri su che strada prendere, non dovete che credere nella Parola di verità con tutto il vostro cuore. Quelli che non credono respingono quest’amore del Figlio di Dio, l’amore con cui Egli li ha salvati passando per tutte queste sofferenze soltanto per amor nostro.
Quelli che sottovalutano il valore del Suo amore e lo respingono saranno seguiti dalle maledizioni. Le Scritture ci dicono: “Perché forte come la morte è l’amore, tenace come gli inferi è la passione” (Cantico di Salomone 8:6). L’amore di Dio è così forte che provoca la più crudele punizione a quelli che lo respingono alla fine. Esso ci dice, in altre parole, che se uno muore rimanendo nel peccato, soffrirà le pene spietate dell’inferno come la tomba. L’odio è crudele come gli inferi. Se il Messia vi ha amati tanto, se fu battezzato, versò il Suo sangue, e soffrì ogni tipo di oppressione, tutto solo per salvarvi, se non credete in questo amore e lo rifiutate, soffrirete sicuramente questa crudele pena. Essa non è altro che l’inferno.
Dio disse: “E come è stabilito per gli uomini che muoiano una sola volta, dopo di che viene il giudizio” (Ebrei 9:27). Quando moriamo, la nostra carne può finire, ma davanti a Dio, questa non è la nostra fine. Per calpestare crudelmente quelli che respingono l’amore di Dio, Dio li ha fatti vivere per sempre e non morire mai, e porterà loro davvero sofferenze spietate. Egli, in altre parole, li getterà davvero nel fuoco che brucia per sempre, e li farà soffrire ogni suo tormento incessantemente, senza posa, e nei secoli dei secoli. Questa crudele sofferenza non è altro che l’odio crudele di Dio. Pensate che Dio non potrà mai arrivare a fare una tale cosa? Non dimenticate che niente è impossibile per Dio!
Il grande e sommo amore di Dio per noi, soffrire Egli Stesso per amor nostro, ci ha salvati da tutte le nostre maledizioni, da tutti i nostri peccati, e da ogni nostra condanna. Ciò che può risolvere tutti i vostri problemi è quest’amore del Messia. Davvero, non c’è niente che sia più grande dell’amore del Messia. Senza la fede in questo Messia, l’amore di Dio non può essere nostro. Quest’amore è dato a noi solo da questo Dio, Colui che è diventato il nostro Messia, ed è Suo Padre che Lo ha mandato da noi. L’Onnipotente Dio uno e trino ci ha amati in questo modo, e così ci ha salvati dai nostri peccati e dalla condanna. È per questo che noi dobbiamo credere nel Messia, perché dobbiamo ringraziarLo, perché dobbiamo renderGli gloria, e perché dobbiamo essere soddisfatti della nostra fede in questo Messia.
Che felicità il fatto che il Messia ci ha dato il vangelo dell’acqua e dello Spirito! Se uno non sa come è inestimabile quest’amore, che non può essere scambiato per niente altro in questo mondo, dev’essere sicuramente la persona più ignorante e stupida. Per quali terribili sofferenze e afflizioni passò nostro Signore per noi? Poiché siamo così grati per il Suo amore, anche se siamo insufficienti, continuiamo a dedicare le nostre restanti forze alla diffusione di quest’amore a quelli che rimangono ignoranti di esso.
Per compiere tali opere di Dio, noi dobbiamo anche affrontare difficoltà e sofferenze. Noi non possiamo cercare di prosperare solo per noi stessi. Se noi siamo stati di fatto salvati ricevendo il Suo amore di sacrificio ed essendo rivestiti in esso, noi dobbiamo anche condividere questo amore con gli altri. Proprio come Gesù Cristo affrontò tutte le Sue sofferenze per far scomparire i nostri peccati, non con l’amore della carne, ma con il Suo vero amore, anche noi dobbiamo compiere le Sue opere in fede, abbracciando volentieri difficoltà, oppressione, odio, sofferenze e disprezzo, se ciò significa che anche altri ricevano la remissione dei loro peccati. Noi dobbiamo soffrire quest’odio nel nome dell’amore. Se voi ed io abbiamo davvero ricevuto la remissione dei peccati, allora io credo che quest’amore si trova davvero nei nostri cuori.
E i rinati, che sanno realmente chi erano prima e quanto è grande e forte l’amore di salvezza di Gesù, portano frutto. I salvi sono gli alberi che portano I frutti di salvezza, “dal frutto infatti si conosce l’albero” (Matteo 12:33). Prima che foste salvati, eravate completamente immersi nei vostri peccati, e non avreste neanche potuto lamentarvi se foste stati gettati nell’inferno. Tuttavia voi avete creduto che Dio è diventato vostro Salvatore venendo su questa terra nella carne di uomo ed essendo oppresso per amor vostro, e che soffrendo al vostro posto Egli vi ha salvati dai vostri peccati e dal giudizio. Credendo in tal modo, voi siete stati salvati. Se avete davvero ricevuto questo amore, allora voi ed io dobbiamo sicuramente avere cuori che desiderano vivere per gli altri.
Se uno non ha un cuore simile, allora non ha ricevuto la remissione dei peccati. Per essere esatti, questa persona sta solo fingendo di aver ricevuto la remissione dei peccati.
Proprio come Cristo affrontò tutte le Sue sofferenze e ci ha salvati da tutti i nostri peccati e dal giudizio perché ci ha amati, se noi siamo stati davvero salvati credendo in questo amore, allora questo amore si trova anche nei nostri cuori. Perché? Perché Cristo ora vive nei nostri cuori. Come Lui fu oppresso per amor nostro e ci ha amati, anche noi dobbiamo desiderare di vivere per gli altri e di affrontare difficoltà per amor loro. Poiché quelli di noi che hanno ricevuto la remissione dei peccati non hanno più alcun peccato nei cuori, i nostri cuori sono stati tutti trasformati, divenendo come il cuore di Gesù Cristo. 
Io ringrazio Gesù Cristo per essere venuto su questa terra, essere stato battezzato e aver versato il Suo sangue sulla Croce, per aver abbracciato tutte le Sue sofferenze per amor nostro, e per essere in tal modo divenuto il nostro Messia che ci ha liberati da tutti i nostri peccati.